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venerdì 14 gennaio 2011

Arthur Rimbaud e l'eternità

E' ritrovata!
Che? l'eternità.
E' il mare che si fonde
       con il sole.

Anima mia eterna,
osserva il tuo voto
malgrado la notte sola
e il giorno in fuoco.

domenica 9 gennaio 2011

Alex Britti e Gabriele D'Annunzio sotto la pioggia

Una delle più belle liriche di D'Annunzio è indiscutibilmente "La pioggia nel pineto", nella quale in un trionfo di Decadentismo l'autore ci immerge in una natura sensuale e struggente, usando la lingua in modo ineguagliabile per la produzione di effetti musicali e visivi unici.
Un capolavoro che, penso, Alex Britti ha letto con piacere, poiché nella sua canzone "Piove" ce ne rimanda l'eco. Si tratta, naturalmente, di due testi per molti aspetti non comparabili: da un lato un grande poeta, che vuol essere un vate, si esalta in toni altisonanti e nobili, lontani dal linguaggio del volgo; dall'altro, un cantautore con atteggiamento dimesso che racconta in modo molto prosastico come cuoce lentamente il sugo nella sua cucina. Due toni, due stili, due persone agli antipodi.
Eppure,

domenica 2 gennaio 2011

Uno sguardo



Nel silenzio d’azzurro una mattina
la bianca linea si disegna netta
sfiora il bordo sfrangiato di una nube
viene dal nulla e verso altrove va.

Sulle tegole un luccichio di brina
ammicca al giorno lento ed assonnato
che mollemente con le rosee dita
si stiracchia volgendosi qua e là.

Un passerotto incerto s’incammina
e salta giù dal filo, al davanzale.
Civettuolo passeggia, si avvicina,
inclina il capo, becca un po’ più in là.

È l’inverno che pigro e freddo stende
la sua coperta sulla mia città.