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lunedì 1 novembre 2010

Catullo


Cercavo in pagine antiche
quel giovane dolore
lo sguardo rovente che accarezza
il corpo amato e lo pretende 
per sempre per sé

Rabbia feroce infantile
che senza rassegnazione
impreca per la ferita
bruciante
d’inconsolabile perdita.


Morì ragazzo, intatto
dalla triste quiete del cuore.

Tornò, annullando i secoli,
amico del mio cuore
fanciullo.

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